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martedì 1 dicembre 2009

Il Fuorionda di Fini con Trascrizione scoop della PacotVideo




Il Fuorionda di Fini e Trifuoggi è una esclusiva della Pacotvideo.
Repubblica,it ha trasmesso il fuorionda senza avere alcuna autorizzazione da parte dell'autore e quindi in maniera del tutto illecita e illegittima.
Il fuorionda era stato consegnato al quotidiano abruzzese Il Centro per essere soltanto visionato.
Repubblica.it ha illegittimamente applicato su di un video ricevuto da Il Centro, e senza alcuna autorizzazione dell'autore, la dicitura "Esclusiva Repubblica.it".

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FINI : "A Scampia c'è un altro sacerdote che si chiama Don Aniello e di cognome Mancaniello, ed è un personaggio come questo (ndr Don Luigi Merola). Una volta è venuto un guappo e lui gli ha detto 'Io non sono un prete, so un mancaniello!'"

Subito dopo il presidente della Camera indica a don Merola, che si lamentava del fatto di non essere ancora mai riuscito ad incontrare il ministro Gelmini, il suo segretario personale.

FINI : "Qualche giorno fa rileggevo un libro sull'Italia giolittiana e a Giolitti, che era considerato il ministro della malavita, un oppositore gli disse: 'Lei rappresenta lo stato... participio passato del verbo essere'. Efficace, no?"

TRIFUOGGI : "Potrebbe essere riesumata"

FINI: "Infatti non escludo di farlo, citando la fonte... prima o poi lo faccio"


FINI (riferendosi ad Aldo Pecora): "Lui è un creativo nato, perché il movimento lo ha chiamato 'Ammazzateci tutti'... e sì... il talento è quello"

Pecora nell'ambito del suo discorso afferma: "Noi siamo di passaggio, qua nessuno è eterno, non si vive in eterno"

E allora FINI commenta: "... se ti sente il Presidente del Consiglio si incazza"

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FINI : "Sono un ragazzaccio io... come dicevano i greci... poco se mi giudico molto se mi confronto... è così, sembra una battuta invece è una massima di vita. E' l'umiltà e nello stesso tempo la consapevolezza di vivere"

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FINI : "Per i ragazzi come questi (riferendosi a Pecora) .. è chiaro che una delusione a 23 anni, non alla nostra età, ti toglie qualunque possibilità di credere nella vita"

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FINI : rivolgendosi a Pecora: "Con la giacca e la cravatta sei ancora più bravo"

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FINI : "E' che con i ragazzi non parli con le parole ma con gli esempi"

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FINI : "Il riscontro delle dichiarazioni di Spatuzza (ndr il pentito Gaspare Spatuzza)... speriamo che lo facciano con uno scrupolo tale da... perché è una bomba atomica"
TRIFUOGGI : "Assolutamente si... non ci si può permettere un errore neanche minimo"
FINI : "Si perché non sarebbe solo un errore giudiziario, è una tale bomba che... lei lo saprà .. Spatuzza parla apertamente di Mancino, che è stato ministro degli Interni, e di ... (ndr Berlusconi?)... uno è vice presidente del CSM e l'altro è il Presidente del Consiglio..."
TRIFUOGGI : "Pare che basti, no"
FINI : "Pare che basti"
TRIFUOGGI : "Però comunque si devono fare queste indagini"
FINI : "E ci mancherebbe altro"
FINI : "No ma lui, l'uomo confonde il consenso popolare che ovviamente ha e che lo legittima a governare, con una sorta di immunità nei confronti di... qualsiasi altra autorità di garanzia e di controllo... magistratura, Corte dei Conti, Cassazione, Capo dello Stato, Parlamento... siccome è eletto dal popolo...
TRIFUOGGI : "E' nato con qualche millennio di ritardo, voleva fare l'imperatore romano"
FINI : "Ma io gliel'ho detto... confonde la leadership con la monarchia assoluta.... poi in privato gli ho detto... ricordati che gli hanno tagliato la testa a... quindi statte quieto"

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FINI applaude Nino Di Matteo ed esclama "Bravo"

Nino Di Matteo, sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia di Palermo, con il collega Antonio Ingroia, sta raccogliendo le dichiarazioni di Massimo Ciancimino (ndr figlio di Vito) sulla trattativa avvenuta nel '92 fra Cosa nostra e pezzi dello Stato.
E' inoltre PM del processo Mori.

venerdì 23 gennaio 2009

Marco Travaglio - Per chi suona la banana

Società Civile ha organizzato la presentazione dell'ultimo libro di Marco Travaglio Per chi suona la banana, primo di 14 appuntamenti della rassegna "+ libri + liberi"

Il video con intervista a Travaglio è stato realizzato a Giulianova il 23 gennaio presso la sala convegni Hotel Europa su lungomare di Giulianova.






«Si parte dal marzo del 2007: governava, traballando, Romano Prodi.
Si arriva al settembre del 2008: sgoverna, anzi risgoverna Silvio Berlusconi.

Qualcuno mi rimprovera di ricorrere troppo spesso a soprannomi, ma è una questione igienico-sanitaria: non ce la faccio più a chiamarlo col suo nome.
Però ritengo che sia ancora utile occuparsene, descriverlo per quello che è

Questa è soprattutto la storia tragicomica del suicidio politico, culturale, esistenziale, forse generazionale di una classe dirigente, quella che ora si fa chiamare Partito democratico e Sinistra Arcobaleno, o qualcosa del genere, e che ha riconsegnato per la terza volta il paese a una barzelletta ambulante.
Una classe dirigente al cui confronto Fantozzi e Tafazzi sono due vincenti ma che ha deciso bontà sua di autoconfermarsi al vertice dei rispettivi partiti, in vista di nuove, appassionanti disfatte.»

Per chi suona la banana racconta più di un anno di cronaca politica italiana; racconta con graffiante puntiglio e feroce amore per la verità dalle intercettazioni dei furbetti del quartierino; agli attacchi ai magistrati che indagavano sui potenti e politici.
Leterna lite dei cespugli del Governo Prodi; le dimissioni di Mastella, l'eterna legge sul conflitto di interessi, mai portata a compimento dall'Unione. Racconta giorno per giorno i dodici mesi finali dellUnione Brancaleone e i primi sei del Berlusconi III.

Con cadenza pressoché quotidiana, Travaglio registra fatti e dichiarazioni del teatrino politico-mediatico.
È la pratica di un giornalismo che ha come linee guida la libertà e lindipendenza e infatti gli strali colpiscono imparzialmente a destra e a sinistra.
Si tratta in primo luogo di informare, dando spazio anche alle notizie che uninformazione addomesticata cerca di far sparire, riportando alla memoria il passato e creando nessi illuminanti tra fatti e frasi in apparenza distanti.
Un giornalismo di questo genere assume così un compito di controllo e verifica nei confronti dei Palazzi, un ruolo fondamentale per il buon funzionamento di ogni democrazia.

Per chi suona la banana come gli altri libri di Marco Travaglio, finisce dunque per portare alla luce alcune delle dinamiche profonde e a volte desolanti della recente storia patria.
Solo da qui, tuttavia, solo acquisendo consapevolezza di difetti e storture, è possibile iniziare a cambiare, immaginare un paese e una politica diversi.
Chi preferisce il pessimismo allutopia può invece provare a ipotizzare, partendo da queste pagine, la prossima tappa del degrado.

Si può essere d'accordo o meno con le idee dell'autore; così come si può non accettare la sua linea inflessibile contro la politica corrotta, contro i legami tra criminalità e politici, contro i condannati, gli indagati, i prescritti e contenti.
Ma una cosa va detta: i libri come questo sono una sorta di nodo al fazzoletto per ricordare, una memoria scritta su quanto succede o è successo, nemmeno troppi mesi fa.
Le promesse mai mantenute sulla sicurezza nelle città; sulle tasse mai abbassate; sul rilancio dell'economia.

Questo è il nostro paese, il paese governato a colpi di spot, di lanci pubblicitari, della ricerca del consenso piuttosto che delle soluzioni dei problemi.

L'intervista è stata realizzata da Federico Ioannoni.
Le riprese sono state effettuate da Vincenzo Cicconi della PacotVideo