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sabato 25 ottobre 2014

Premio Borsellino 2014 - Legnini Giovanni

Intervento di Legnini Giovanni, vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, che chiude la 19° edizione del Premio Borsellino



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Premio Borsellino 2014 - Del Bene Francesco

Ispirandosi agli stessi principi e agli stessi valori che hanno animato la vita di Paolo Borsellino al Dott. Francesco Del Bene il Premio Nazionale Paolo Borsellino 2014.


Del Bene Francesco da dieci anni Sostituto Procuratore della Direzione Antimafia di Palermo ha coordinato inchieste tra le più delicate
A lui si deve la cattura di numerosi boss superlatitanti come Giuffrè, Raccuglia e Lo Piccolo.

Attualmente è impegnato a sostenere l’accusa nel processo sulla “trattativa”.
Giovane ma già con la lunga esperienza di una vita trascorsa a combattere le cosche e la criminalità attraverso il duro lavoro negli scomodi Palazzi di Giustizia che furono di Falcone e Borsellino.
Scomodi oggi come 25 anni fa.

Con uno straordinario sacrificio personale, pagando un prezzo altissimo per il suo impegno in difesa e per la promozione dei valori della legalità. Il suo è anche il nostro concetto di legalità.
Una legalità vera, quella che sta dentro il nome di Paolo Borsellino: non il vuoto legalismo dei benpensanti, il securitarismo che aggredisce i lavavetri ma è connivente con l’illegalità diffusa, condanna i disperati ma chiude gli occhi davanti alle truffe dei potenti e rimane silente e dunque complice davanti alle trattative di Stato.



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Premio Borsellino 2014 - Tartaglia Roberto

Ispirandosi agli stessi principi e agli stessi valori che hanno animato la vita di Paolo Borsellino al Dott. Roberto Tartaglia il Premio nazionale Paolo Borsellino 2014.


Roberto Tartaglia è un giovane Sostituto Procuratore Antimafia a Palermo.
Napoletano.

Ultimo arrivato, il più giovane del pool antimafia che sostiene l’accusa nel processo sulla “trattativa”
Cioè tra quei pezzi deviati dello stato che noi ci rifiutiamo di chiamare stato e i boss mafiosi che ordinarono le stragi di Capaci e Via d'Amelio.
Giovane magistrato ma già vittima di pesanti minacce.

Impegnato in alcune tra le più delicate indagini sulle cosche mafiose ci piace indicarlo come testimone positivo per i nostri giovani, come un eroe dei nostri tempi.
Per aver resistito alle giuste e umane paure e , con la tenacia contribuito ogni giorno concretamente alla costruzione di una società più giusta , che non accetta trattative con il malaffare, necessariamente fondata sulla legalità e sulla fiducia nelle istituzioni.



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Premio Borsellino 2014 - Savona Lea

A Lea Savona il Premio Borsellino 2014 per la legalità.


Lea Savona è sindaco di Corleone - città di Riina, Provenzano e Bagarella - capitale mondiale di Cosa Nostra.
Sindaco coraggioso, testimone di un modo diverso di governare questa realtà consegnando la città ai familiari delle vittime della mafia, intitolando loro le strade della città e chiede loro perdono.

Più volte minacciata, Vincitrice del “Premio Livatino” 2014 con il suo impegno concreto nella società, con la forza delle sue idee porta sempre avanti in suo impegno di giustizia, a qualsiasi costo, per costruire un futuro migliore.
Per tutti.
Pensando a lei ci piace ricordare una frase del giudice Livatino «Alla fine della vita non ci sarà chiesto se siamo stati credenti ma se siamo stati credibili».



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Premio Borsellino 2014 - Natale Renato Franco

A Renato Franco Natale il Premio Borsellino 2014 per la legalità.


Renato Franco Natale è il primo Sindaco di Casal di Principe ad aver posto come priorità assoluta la trasparenza e la lotta alla camorra nella terra dei Casalesi, così come ha scritto Roberto Saviano in Gomorra.

La sua prima gestione politica è stata brevissima, spezzata poco dopo l’uccisione del parroco ed amico Don Giuseppe Diana, oggi simbolo dell'anticamorra.
Dal 9 giugno di quest’anno è tornato a lavorare con coraggio nella terra dei fuochi, nei territori in cui la giustizia è pesantemente minacciata.
Renato Natale è un sindaco che interpreta il suo ruolo ponendo la mobilitazione dei cittadini al centro del suo impegno.

Come don Giuseppe Diana la sua è una vita spesa per la giustizia nella convinzione che gli strumenti della denuncia e dell’annuncio si concretizzino nella capacità di produrre nuova coscienza nel segno della giustizia, della solidarietà, dei valori etici e civili.


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Premio Borsellino 2014 - Navarra Tommaso

Per il suo impegno profuso per una Italia migliore, a Tommaso Navarra il Premio Borsellino 2014 per la legalità e l’impegno civile.


Tommaso Navarra, ambientalista da sempre, con la passione per la Carta Costituzionale e i suoi principi, ha fatto della sua professione uno strumento potente per la tutela del territorio abruzzese.

Avvocato di parte civile in centinaia di processi quali i processi per l’inquinamento delle falde del Gran Sasso, per il disastro ambientale di Bussi, per il crollo della discarica La Torre, a tutela dei fiumi e contro la loro cementificazione, a tutela del Parco del Gran Sasso, contro la petrolizzazione del mare Adriatico.
Da oltre due decenni è punta di riferimento per la società civile ed il movimento ambientalista abruzzese.
Una scelta di vita professionale spesa per la legalità interpretando in senso originale e coraggioso il magistero dell’avvocato.

Come dice nei suoi numerosi incontri nelle scuole: “Quando istituzioni e società civile si assumono le proprie responsabilità lo Stato ed il territorio vincono. Sempre!”.

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Premio Borsellino 2014 - Marino Andrea

Al Maresciallo Andrea Marino il Premio Borsellino 2014 per la legalità e l’impegno civile.


Andrea Marino, Maresciallo dell'Arma dei Carabinieri in una terra difficile come la Calabria.
Uomo dello stato schierato apertamente contro le mafie che corrompono la sua terra.

Distintosi per coraggio e determinazione professionale, onestà e coraggio è lui l’unico “eroe” della brutta storia dell’inchino della Madonna davanti alla casa del boss di Oppido Mamertina mentre gli oppidesi vivono passivamente ed ammutoliti cruente faide.
Un gesto che ha lasciato il segno.
Senza paura, senza tentennamenti.

Non neutro.
Non distaccato “adatta a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.” premiamo il coraggio e la professionalità che anima il suo agire, per l’impegno e la serietà che esprime nel suo ruolo, svolto con un’immagine di assoluta normalità e sobrietà.



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Premio Borsellino 2014 - Bentivoglio Tiberio

A Tiberio Bentivoglio il premio Borsellino 2014 per l’impegno civile.


Tiberio Bentivoglio è un imprenditore di Reggio Calabria, città che da sempre è stata definita come la capitale della Ndrangheta.

Tiberio Bentivoglio è un uomo che ha dimostrato che una imprenditoria sana è possibile.
Basta avere la voglia di stare dall’altro lato, basta far prevalere in se stesso il desiderio di essere e soprattutto di restare un uomo libero.
Tibero Bentivoglio nonostante gli abbiano sparato e bruciato l’azienda non ha perso ne la voglia di ripartire, ne quella di sostenere che la strada della legalità, è l’unica che ci può rendere fieri e orgogliosi.

Tibero Bentivoglio è un uomo che è stato abbandonato.
Questo è un pezzo della sua storia, una storia amara, una storia spiacevole.
Una storia che non può farci vivere bene pensando che il nostro stato abbandona chi denuncia la mafia, e chi rompe il muro di omertà contro la ‘ndrangheta, resta solo.

Noi da qui gridiamo forte a chi ci vuole ascoltare che tra silenzi e lentezze burocratiche si umilia il coraggio di chi denuncia le cosche.
E consegniamo a Tiberio Bentivoglio il premio Borsellino 2014 per l’impegno civile.


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Premio Borsellino 2014 - Lauricella Dina

A Dina Lauricella il Premio Borsellino 2014 per il giornalismo


Dina Lauricella è una giornalista palermitana «doc», che rende un tributo ad un genere oggi fuori moda, quello dell’inchiesta che interroga senza reverenze i risvolti nascosti della realtà e i suoi protagonisti, spesso rischiando molto.

Anche nel suo libro “Dalla parte sbagliata” nel quale racconta la morte di Paolo Borsellino e i depistaggi di via D’Amelio dimostra di essere una giornalista libera che non accetta le parole troppo spesso imbrigliate, rendendo davvero il giornalismo un servizio per la collettività.
Perché l’informazione o è libera o, semplicemente, non è informazione: è propaganda, demagogia.

Per la sua forte denuncia del sistema mafioso, degli intrighi della trattativa, per le sue interviste scomode, per il significativo contributo sui temi della legalità e della verità, per la sua passione e l’alto impegno professionale e civile.
In generale per la tenacia, la grinta, il rigore con cui prosegue le sue diverse strada



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Premio Borsellino 2014 - Di Nicola Andrea

Per il suo impegno nel divulgare i valori positivi della legalità, per la sua opera nel mondo culturale finalizzata a porre le basi di una cultura per la legalità che coinvolga tutti, partendo dai più giovani nel nome dei grandi valori come responsabilità individuale e senso del dovere ad Andrea Di Nicola il Premio Borsellino 2014 per l'Impegno Civile


Andrea Di Nicola, ricercatore in Criminologia presso l'Università degli Studi di Trento dove è docente in criminologia.
Da oltre 15 anni si occupa di criminalità economica, criminalità organizzata, criminologia ambientale e delle correlazioni tra crimine e internet.

A partire dal 1998 ha partecipato e diretto più di 40 studi internazionali e nazionali, per la Commissione Europea, per il Parlamento Europeo, per il Ministero dell'Interno e per il Ministero della Giustizia.
E' autore di numerosi articoli, contributi e libri tra cui "Confessione di un trafficante di uomini".
Andrea è un uomo che ha saputo andare oltre l'ambito lavorativo precisando con la sua testimonianza e la sua vita che fra legalità e illegalità non esiste equidistanza.
O si sta da una parte o dall'altra.



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Premio Borsellino 2014 - Scaccia Pino

A Pino Scaccia il Premio Borsellino 2014 per il giornalismo.


Pino Scaccia è uno degli inviati storici del Tg1 Rai.
Ha seguito i più importanti avvenimenti degli ultimi trent'anni.
Ha realizzato numerosi reportage in tutto il mondo, occupandosi di mafia e terrorismo.
Ha vinto, fra gli altri, il premio cronista dell’anno e il Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi.

Scrittore autore di numerosi libri tra cui il suo ultimo “Mafija”
Come il nostro amico Enzo Baldoni, Premio Borsellino nel 2002, che vogliamo ricordare premiandolo, crede che una informazione non asservita, una informazione di leale servizio alla collettività sia nell'etica del giornalismo, e prima ancora del giornalista.
Crede nell'importanza di una analisi puntuale, approfondita sulle mafie, le tante forme d’illegalità, sapendo bene che non dovrebbe esserci bisogno di mettere accanto alla parola “informazione” l’aggettivo “libera”.

Per i suoi libri e i suoi articoli di denuncia da cui traspare uno straordinario impegno civile, un desiderio di giustizia sociale che si traduce in una coraggiosa e continua sfida al degrado morale sociale.


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Premio Borsellino 2014 - Bongiovanni Giorgio

A Giovanni Bongiovanni il Premio Borsellino 2014 per il giornalismo.


Dopo 10 anni d’impegno e di testimonianza della fede nel mondo nell’anno 2000 inizia a combattere la “Mafia”, come una delle massime espressioni terrene dell’Anticristo.
Fonda così la rivista Antimafia 2000 della quale è direttore responsabile.

Bongiovanni è un giornalista la cui autorevolezza, unita all’impegno, ne fanno un modello positivo che, con il suo staff, i suoi articoli e la sua rivista ha dimostrato di credere fino in fondo nella funzione sociale e civile di chi racconta e ragiona sui fatti senza celare le verità.
E’ uno scrittore che con i suoi libri, come “Gli ultimi giorni di Paolo Borsellino” ci ha detto che solo in una comunità consapevole, capace di raccontarsi con onestà, possa crescere una democrazia sana, una democrazia viva.
Da giornalista vero - anche subendo per questo critiche e intimidazioni- lui da anni ha denunciato i loschi intrighi della trattativa stato mafia.

Bongiovanni con il suo gruppo ha dimostrato una grande capacità, ormai rara nel panorama giornalistico italiano, quella di riannodare con perizia e pazienza la storia d’Italia dal 19 luglio in poi, partendo dal particolare della strage di via D’Amelio per raggiungere l’apice di alcune delle storie più controverse degli ultimi 20 anni: la trattativa.
Così ci ha regalato tante inchieste vere, di un militante che regala al giornalismo velinista una lezione di mestiere e onestà.


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Premio Borsellino 2014 - Covelli Giuliana

A Giuliana Covella il Premio Borsellino 2014 per il giornalismo.


Giulia Covella, punta di diamante del giornalismo anti camorra.
Ascoltando il bisogno della sua collettività che chiede sicurezza, diritti e sente il bisogno di una società fondata sui più alti valori a partire dalla giustizia, svolge da tempo anche un importante ruolo di promozione, prevenzione, sensibilizzazione della realtà napoletana e in modo particolare dei giovani.

Nel suo scrivere e denunciare testimonia ancora una volta che per capire e combattere il fenomeno della criminalità organizzata occorra anzitutto rendere conscia la sensibilità collettiva del suo radicamento, della moltitudine delle forme con le quali si manifesta.
Questo riconoscimento va a sottolineare l’instancabile attività di una rappresentante del giornalismo che resiste alla camorra, che da tempo, e senza posa, porta avanti un grande lavoro per l’affermazione della legalità.

Per il grande impegno profuso nella promozione dei valori della legalità.
Per aver resistito alla prepotenza della camorra che crede di poter travolgere tutto e tutti sempre su postazioni di prima linea pur consapevole dei grandi rischi.


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Premio Borsellino 2014 - Spettacolo Storie di Donne

Per la semplicità emotiva delle storie, tutte italiane, come in un puzzle al format “Storie di Donne morte ammazzate” il Premio Borsellino 2014 alla cultura.
Ritirano il Premio Betta Cianchini e Federica Quaglieri.


In Italia la prima causa di morte per le donne non è la malattia, non è un incidente, ma la morte per mano di un marito, di un fidanzato o di un ex compagno.
Un fenomeno che negli ultimi anni ha preso il nome di “femminicidio”, una parola che nasconde sofferenza, umiliazione e talvolta vergogna nel denunciare il proprio aguzzino.

L’Associazione Punto D e la regista Betta Cianchini hanno voluto portare alla luce proprie queste storie , quelle di “donne morte ammazzate”, con l’intenzione di mantenere viva l’attenzione su questo triste fenomeno.

Il format Storie di Donne con il suo teatro di inchiesta e di denuncia scuote le coscienze: con 16 Storie italiane di donne e di uomini. con 16 ambientazioni diverse. con 16 diversi casi con un’unica certezza: la fine è nota.
A Storie di Donne e idealmente a quanti hanno il merito di mettere in comunicazione il genio, l’inventiva umana, con il necessario sguardo sul mondo, che spesso invece rimane una distratta incombenza.

Per la costante dedizione al progetto storie di donne.
Per l’instancabile vena delle autrici/attrici coinvolte.
Per l’atteggiamento ironico e grottesco nel trattare le tragedie di cui storie di donne si fa portavoce.


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Premio Borsellino 2014 - Aquila per la Vita

Per il profondo e sentito impegno per le fasce più deboli a L’ Aquila per la Vita il Premio nazionale “Paolo Borsellino 2014″ per l’impegno sociale.


L’Aquila per la Vita Onlus, costituita nel febbraio 2004, con l’obiettivo di sostenere le attività cliniche e di ricerca dell’Unità Operativa di Oncologia Medica di L’Aquila, in particolare per quanto riguarda le terapie di supporto, palliative e le cure domiciliari.
Una onlus che idealmente rappresenta le migliaia di volontari che ogni giorno nel nostro paese offrono la loro passione e il loro tempo su tutti i fronti dell’impegno sociale.

L’Aquila per la Vita che da 10 anni, tra tante difficoltà e con grande impegno concretamente si impegna per la promozione umana e contro la disperazione di chi è colpita dal male, per i diritti dei malati, per dare supporto alle persone e alle famiglie con disagio, contro l’emarginazione.
L’Aquila per la Vita che si colloca con perfetta coerenza nel nostro progetto culturale educativo, perché nel suo intenso agire quotidiano, intreccia alla competenza i temi dei diritti civili e della giustizia sociale, dunque della legalità e dunque in una radicale difesa dell’umano.


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Premio Borsellino 2014 - Presentazione e saluti di Rita e Lucia Borsellino

Presentazione della presidente del Premio Borsellino Gabriella Sperandio


Successivamente i saluti di Rita e Lucia Borsellino




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domenica 5 ottobre 2014

Premio Borsellino 2014 - Amarcord 2009-13


Il Premio Borsellino 2014 si svolgerà a Pescara dal 16 al 25 ottobre.
In attesa dell'evento Società Civile di Leo Nodari, organizzatore del Premio, ha voluto realizzare un video che ripercorre gli ultimi 5 anni dell'evento.

La prima parte del video "promozionale" della manifestazione è un omaggio a Paolo Borsellino, il giudice assassinato nel 1992 nella Strage di Via D'Amelio a Palermo dalla mafia in combutta con personaggi delle istituzioni così come si evince dalle indagini dei giudici della Procura di Palermo e dal processo sulla "Trattativa tra mafia e Stato".

La seconda parte è invece una specie di amarcord delle edizioni dal 2009 al 2013 con una rassegna delle maggiori autorità e personaggi pubblici che hanno partecipato alla cerimonia di premiazione del Premio Borsellino.

Riprese d'archivio delle manifestazioni dal 2009 al 2013 e post produzione video a cura di Vincenzo Cicconi (www.PacotVideo.it)

giovedì 6 febbraio 2014

Da Teramo a Cheshunt (Londra) per amore, la storia di Vincenzo Cicconi ... alias PacotVideo

Londonita, tramite il sito internet in sinergia con il blog e i social network, a mio modesto parere rappresenta una eccezionale vetrina su Londra, ricca di informazioni per scoprire, visitare e vivere nella capitale inglese molto utile per chi decide di recarsi a Londra per turismo o per lavoro.
Oggettivamente uno dei portali web in lingua italiana che hanno come argomento la città di Londra più conosciuti e seguiti e che io stesso ho imparato a conoscere fin dal mio primo sbarco nella metropoli londinese ... aprile 2007.
Ed è anche grazie alla lettura delle pagine di questo sito che ho iniziato a conoscere la Londra turistica.

Un sito importante dove, tra le altre cose, si possono leggere le storie degli italiani che raccontano la loro esperienza londinese ... racconti utili anche e soprattutto per chi decide di partire per inseguire quella speranza che in Italia vede svanire ogni ogni giorno che passa.

Un doveroso ringraziamento a Duccio Manfredi di Londonita che ha trovato interessante la mia esperienza londinese e l'ha voluto condividere con i lettori del suo sito, con le migliaia di fans su Facebook e i tantissimi fans su Google Plus

Qui di seguito l'intervista che ho rilasciato a Londonita.


Esperienze italiani a Londra: Oggi e` il turno di Vincenzo a raccontarci la storia che lo ha portato in Inghilterra, precisamente a Cheshunt, un grazioso villaggio nella contea dello Hertfordshire, distante 21 km dalla Eleanor`s Cross, il punto da dove vengono calcolate tutte le distante da Londra.

- Ciao Vincenzo, raccontaci come e perchè sei arrivato a Londra?

Tanto per parafrasare il famoso film “007, dalla Russia con furore” potrei dire che la mia avventura londinese potrebbe titolarsi “Dall’Italia in UK con e per amore”.
Questo per dire che, per mia fortuna, non mi sento il solito “cervello in fuga dall’Italia” o un giovanotto di belle speranze che decide di lasciare una Patria che sta diventando patrigna e tentare una via di fuga verso Londra.
Nella mia personale storia, più che di cervello in fuga c’è casomai un cuore che fugge dall’Italia per inseguire un amore che ha le sembianze di una donna di origine italiana ma natia in UK e conosciuta nell’estate del 2006 sulle spiagge dorate del mio Abruzzo.
La mia storia londinese ha inizio nell’aprile 2007 quando mi imbarcai per la prima volta su di un volo Ryanair, destinazione Cheshunt (provincia dell’Hertfordshire).
Da allora ogni anno che passa trascorro meno tempo a Teramo (Abruzzo) e sempre più in UK.
In attesa del definitivo distacco dall’Italia e dalla mia attività professionale in Italia.

- Cosa ti ha affascinato di Londra?

Io che vengo da Teramo, una piccola città, sono rimasto, inizialmente intimorito ma col tempo affascinato dalla sua multietnicità, dalla incredibile mescolanze di razze e con essa di tradizioni e di usi e costumi diversi.
Sono rimasto rapito dalla sua bellezza monumentale, dai suoi palazzi che trasudano storia millenaria, dai suoi incredibili musei, dai suoi infiniti parchi.
Sarà per deformazione professionale ma il primo istinto è stato quello di iniziare fin da subito a realizzare dei piccoli documentari, dei reportage con la mia telecamerina amatoriale tascabile.
Fin da subito ho aperto un canale su YouTube collegato ad un blog a sua volta in sinergia con una pagina su Facebook e su GooglePlus e con un account Twitter.
Tuttora ovunque vado realizzo mini reportage … il problema casomai è che poi non riesco neanche a montarli e pubblicarli.

Un altro motivo che mi affascina di Londra e della sua provincia è il senso civico dei suoi abitanti che si nota soprattutto nelle piccole cose quotidiane.
Qui quando sei in fila non c’è pericolo che qualcuno ti passi davanti approfittando di un tuo attimo di distrazione, quando attraversi la strada gli automobilisti cedono subito il passo, quando sei in macchina e cedi il passo a qualche altro automobilista subito ti ringraziano con un segno della mano o lampeggiandoti con i fari.
Quando passeggio o vado in bici lungo il Lee Valley Park tutti coloro che incrocio mi salutano, se cedo loro il passo senti subito il loro “thank you”.

Però c’è una cosa che mi fa rabbia e che mi porta a confrontarmi con l’Italia.

Ogni volta che accendo la Tv per seguire il telegiornale resto sempre incredulo nel non trovare mai notizie di politici che rubano, amministratori che prendono tangenti e si fanno rimborsare mutande e reggiseni e questo mi porta a confrontare la situazione politica inglese con quella drammaticamente losca della politica italiana.

Ebbene si … quello che maggiormente mi affascina di Londra è soprattutto il senso civico, l’attenzione ai valori morali ed etici dei suoi amministratori che noi in Italia ci sogniamo.
Chissà … sarà tutta una questione di DNA o, come dice il proverbio, ciascun popolo ha la classe politica che si merita?
In Italia nel 1992 trasformai una passione, la videoripresa, in una professione … nacque www.PacotVideo.it e questa intuizione mi permise di abbandonare il triste e monotono lavoro di ragioniere in una azienda privata e dare spazio a quelle che sono le mie doti: fantasia e creatività.

- Quali sono i tuoi progetti londinesi?

Il mio progetto di vita è quello di ricreare in Inghilterra ciò che ho realizzato in Italia. www.PacotVideo.it
Quando nel 1992 decisi di rinunciare ad uno stipendio mensile derivante da un posto di lavoro sicuro mi attirai le ire dei miei genitori e avevo contro il parere di tutti.
Col senno del dopo mi resi conto che iniziare un’attività che in quell’epoca neanche esisteva, quella di cameraman, fu una operazione molto rischiosa ma ero sospinto dall’inconscenza e dall’entusiasmo e dal desiderio di poter dire “c’è l’ho fatta”.
Rinunciare ad uno stipendio mensile certo da 1.500.000 lire era un bel rischio … però la sfida fu vinta.
Adesso a distanza di più di venti anni mi si ripresenta più o meno la stessa identica sfida: abbandonare un lavoro, un’attività certa in Italia per riproporla, ex-novo, in Inghilterra.
Adesso come allora i rischi sono tanti ma come nel ’92 sono sospinto dalle stesse motivazioni : incoscenza ed entusiamo e desiderio di poter in futuro dire “anche in Inghilterra ce l’ho fatta”.
A differenza di allora ho un motivo in più per farcela, ho il sostegno “fisico e morale” e il grande amore di una donna eccezionale a cui va anche il merito, tra le altre cose, di aver scelto il nome della mia nuova vita professionale : ItalianWeddingVideoLondon.

- Perchè hai scelto ItalianWeddingVideoLondon?

Nel nome del sito Italian Wedding Video London.com c’è già tutto l’obiettivo che mi sono posto : realizzare servizi video di matrimonio, ma non solo, rivolti e offerti prevalentemente alla comunità italiana che potrebbe, si spera, avere piacere a servirsi della “tecnica associata alla fantasia” tutta italiana oltre che ad una lunga esperienza.
E datosi che con la mia compagna risiedo a Cheshunt ovviamente il principale riferimento è la Comunità Italiana della provincia di Hertfordshire con uno sguardo alle zone confinanti come Essex ed Enfield.
Senza ovviamente precludere altre zone lontane dal mio habitat.

- Come pensi di riuscire nella tua impresa professionale?

Oltre all’esperienza e alla conoscenza della professione di operatore video nel settore della post produzione video e al fatto che non devo investire in attrezzature che già possiedo confido soprattutto in un fattore diciamo psicologico.
La Gran Bretagna, a differenza dell’Italia, è una nazione multietnica e multiculturale dove razze e culture da tanti anni si sono integrate alla perfezione tra di loro.
A Londra ma anche nella sua provincia c’è una notevole moltitudine di comunità di varie nazioni.
Però è umano che quando una persona vive fuori dalla sua nazione tende, comunque sia, a rapportarsi soprattutto con persone della stessa nazionalità.
Io che dal 2007 frequento e vivo nella comunità di Hertfordshire quando sono qui mi sento “più italiano” di quanto non lo senta stando in Italia.
Per questo motivo “in primis” i miei servizi video, di qualunque genere essi siano, saranno rivolti alla comunità italiana … con la speranza che gli stessi italiani qui presenti sentano il desiderio di rivolgersi a qualcuno che parli la loro stessa lingua, che conosca maggiormente le loro tradizioni e quindi abbia più affinità con loro.

Dal punto di vista burocratico aprire un´attività a Londra è molto più semplice e rapido che in Italia, la burocrazia è molto più agile e anche il sistema fiscale è molto più vantaggioso.
Infatti per iniziare un´attività e mettersi in proprio all´inizio non c’è bisogno di licenza e di partita IVA, la cosiddetta VAT se il fatturato è inferiore ad una certa cifra.
Per iniziare è sufficiente dichiarare di svolgere la propria attività all´ufficio delle entrate inglese, l’HM Revenue & Customs e il modulo può essere compilato direttamente online.

- Vivi a Cheshunt, dove c’è una grande comunita`di italiani.
Ti sentiresti di consigliare l`Hertforshire agli italiani che desiderano venire in Inghilterra?

In effetti nell’Hertforshire ci sono moltissimi italiani che hanno aperto la loro attività, che hanno esportato le loro capacità professionali e si sono insediati nel suo territorio.
Ci sono anche ritrovi organizzati di anziani italiani e altri luoghi dove incontrarsi.
Quindi se dovessi dare dei consigli a chi viene in Inghilterra in cerca di lavoro invece di dirigersi direttamente a Londra, dove vitto e soprattutto alloggio sono certamente più onerosi, si potrebbe prendere in esame l’idea di venire nell’Hertforshire.
Sicuramente troverà l’aiuto e il sostegno di qualche italiano anche se Londra resta sempre Londra.

- Consigli generali che ti sentiresti di dare a chi vorrebbe venire a vivere qui a Londra?

Trovandomi fin dall’inizio in una posizione privilegiata senza essere costretto a trovare soluzioni di sopravvivenza (lavoro, alloggio, unire il pranzo con la cena) non mi sono imbattuto in quelle difficoltà che si incontrano quando si fa un salto nel buio e si parte da zero.
Quindi nessun consiglio specifico, sarei costretto a ripetere cose già scontate come ad esempio conoscenza della lingua inglese in primis perchè senza di essa le possibilità di lavoro e interazione con la comunità inglese sono ovviamente limitate.

Il segreto per riuscire in una nuova impresa penso sia avere entusiasmo ma anche umiltà, una forte dose di sopportazione dei momenti critici o delle situazioni sfavorevoli, e soprattutto avere nella mente un solo desiderio: poter un giorno dire a se stessi e agli altri “io ce l’ho fatta”.

Eduardo De Filippo declamava che “gli esami non finiscono mai”.
E aggiungo io … i problemi sono fatti per essere risolti e senza problemi da risolvere la vita sarebbe comunque triste e monotona.

Un Grazie a Vincenzo per avere condiviso la sua esperienza qui con noi su Londonita.