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sabato 10 novembre 2012

Roberto Scarpinato al Premio Borsellino 2012


Roberto Scarpinato è Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Caltanissetta.

Nel 1988 si trasferisce alla Procura della Repubblica di Palermo, dove entra a far parte fa parte del pool antimafia collaborando con Giovanni Falcone e con Paolo Borsellino.

Dopo la strage di via D'Amelio, il 19 luglio 1992, è il promotore della rivolta dei sostituti procuratori contro il procuratore capo Piero Giammanco, al quale viene addebitata la responsabilità di avere progressivamente isolato Giovanni Falcone.


Divenuto Procuratore aggiunto, conduce pressanti indagini sui rapporti tra la mafia e la massoneria deviata, sui rapporti tra mafia ed economia e soprattutto sulla cosiddetta “trattativa” tra lo Stato e Cosa Nostra nel periodo delle stragi.

Con uno straordinario sacrificio personale, pagando un prezzo altissimo per il suo impegno in difesa e per la promozione dei valori della legalità tra i tanti processi nel 1996 fa condannare Andreotti per aver avuto rapporti con la mafia sino al 1980, pur se tale reato viene prescritto.

Nel 2005, assume la direzione del Dipartimento mafia-economia che smantella colossali patrimoni illegali, giungendo a sequestrare alla mafia tra il 2008 al 2010 beni per un valore di circa 4 miliardi di euro.

Il suo è anche il nostro concetto di legalità.

Una legalità vera, quella che sta dentro il nome di Paolo Borsellino: non il vuoto legalismo dei benpensanti, il securitarismo che aggredisce i lavavetri ma è connivente con l’illegalità diffusa della politica, chiude gli occhi davanti alle truffe dei potenti e rimane silente e dunque complice davanti ai furti di Stato.



Interpretando il bisogno della collettività che chiede diritti e sente il bisogno di una società fondata sui più alti valori.
Ispirandosi agli stessi principi e agli stessi valori che hanno animato la vita di Paolo Borsellino al dott. Roberto Scarpinato il premio nazionale paolo borsellino 2012


Federico Cafiero De Raho al Premio Borsellino 2012


Federico Cafiero De Raho, procuratore della direzione antimafia di Napoli, è il “segugio dei boss” camorristi coordinando con professionalità e successi indiscutibili il pool di magistrati contro la camorra e casalesi.

Consapevole dei grandi sacrifici che comporta una lotta così dura, a rischio della sua vita, con Roberto Saviano negli anni è diventato il simbolo più vero e più concreto della vittoria dello stato contro la camorra.

Fu il primo, nel ’95, molto prima di “Gomorra” a sottolineare la potenza criminale e il forte radicamento di questo clan.

Dalla testimonianza di Falcone e Borsellino ha ereditato il suo impegno, credendo - da magistrato - che per capire e combattere il fenomeno della criminalità organizzata occorra anzitutto rendere conscia la sensibilità collettiva del suo radicamento, della moltitudine delle forme con le quali si manifesta e si insinua nelle realtà locali, grazie alle quali riesce ad assumere quella portata nazionale.

Per la sua lotta per una nazione più giusta, più libera, più civile, più bella, a Federico Cafiero De Raho il Premio Borsellino 2012 per la legalità.

Vittorio Teresi al Premio Borsellino 2012


Vittorio Teresi è “un ragazzo di Paolo”.
E’ un magistrato che ha svolto il periodo di tirocinio presso gli uffici giudiziari di Palermo con l’Ufficio Istruzione di Falcone e Borsellino seguendo le prime imponenti indagini in processi di mafia.
Era con Borsellino nel 1992.

Oggi è Segretario della sezione distrettuale dell’Associazione magistrati, procuratore aggiunto della direzione antimafia di Palermo.

Per il grande impegno profuso nella promozione dei valori della legalità.

Per aver resistito alla prepotenza della mafia che crede di poter travolgere tutto e tutti pur avendo conosciuto la crudeltà della violenza mafiosa sempre su postazioni di prima linea pur consapevole dei grandi rischi.

Per aver resistito alle giuste e umane paure e, con la tenacia sua e dei suoi collaboratori, contribuito ogni giorno concretamente alla costruzione di una società più giusta necessariamente fondata sulla legalità e sulla fiducia nelle istituzioni.
Ispirandosi agli stessi principi e agli stessi valori che hanno animato la vita di Paolo Borsellino.

A Vittorio Teresi il Premio Nazionale Paolo Borsellino 2012 per la legalità

Antonello Ardituro al Premio Borsellino 2012


Antonello Ardituro, sostututo procuratore della direzione antimafia di Napoli lavora con coraggio nei territori in cui la giustizia è pesantemente minacciata dalla mafia.

Pur nella giovane età la sua è una vita spesa per la giustizia.
Conduce una lotta quotidiana e nobile contro il male assoluto delle mafie, dell'angheria, della corruttela diffusa e del silenzio complice in terra di camorra.

Con il suo impegno concreto nella società, applicando la giustizia anche attraverso lo sport, con la forza delle idee per portare sempre avanti in suo impegno di giustizia, a qualsiasi costo, per costruire un futuro migliore.
Per tutti.

I suoi successi operativi susseguitisi ed il suo impegno danno concretezza alle speranze di legalità, di sviluppo e di convivenza degli uomini onesti che guardano alle istituzioni con fiducia.

Ad Antonello Ardituro il Premio Borsellino 2012 per la legalità.

Giovanni Cirillo al Premio Borsellino 2012


Giovanni Cirillo è giudice del Tribunale di Teramo, responsabile della sezione distaccata di Giulianova.

Interpretando il bisogno della collettività che chiede diritti e sente il bisogno di una società fondata sui più alti valori a partire dalla giustizia, svolge da tempo anche un importante ruolo di promozione, prevenzione, sensibilizzazione della società e in modo particolare dei giovani.

Questo riconoscimento va a sottolineare l'instancabile attività di un rappresentante dello Stato che da lungo tempo e senza posa porta avanti un grande lavoro per l'affermazione della legalità con una particolare attenzione alle norme di applicazione delle misure di prevenzione e repressione degli illeciti.

A Giovanni Cirillo  il Premio Borsellino 2012 per la legalità.

Domenico Canosa al Premio Borsellino 2012



Domenico Canosa è giudice del Tribunale di Teramo.

Una scelta di vita spesa per la legalità interpretando in senso compiuto il magisterium in un momento storico di profondo scollamento della società in cui diventa ancora più importante riscoprire il senso profondo di termini come “giustizia”.

Per il suo grande impegno nella lotta alla criminalità che cerca di aggredire con sempre più prepotenza la nostra regione e nell'affermazione dei principi della legalità pensando a lui ci piace ricordare una frase del giudice Livatino «Alla fine della vita non ci sarà chiesto se siamo stati credenti ma se siamo stati credibili».

Per l’impegno professionale profuso a favore della giustizia a Domenico Canosa il Premio Borsellino 2012 per la legalità.

Andrea Scanzi al Premio Borsellino 2012


Perché la mafia colpisce in mille modi.

Giulio Cavalli e Andrea Scanzi ricevono il premio per il loro impegno nel campo artistico e culturale che è stato già stato assegnato tra li altri a Fabrizio De Andrè, Dario Fo, Franca Rame, Francesca Comencini, Marco Bellocchio, Mario Monicelli, Moni Ovadia, Erri De Luca, Ascanio Celestini, Giorgio Tirabassi, Angelo Branduardi e idealmente a quanti hanno il merito di mettere in comunicazione il genio, l’inventiva umana, con il necessario sguardo sul mondo, che spesso invece rimane, per gli artisti come per i politici, una distratta incombenza.

A Giulio Cavalli e Andrea Scanzi il Premio Borsellino 2012 per la cultura.

Pino Masciari al Premio Borsellino 2012


Pino Masciari è un imprenditore edile calabrese che ha denunciato la ‘ndrangheta e le sue collusioni con il mondo della politica.
Il 18 Ottobre 1997 Pino, Marisa e i due figli appena nati entrano nel programma speciale di protezione e scompaiono dalla notte al giorno: niente più famiglia, lavoro, affetti, niente più Calabria.

Pino testimonia nei principali processi contro la ‘ndrangheta e il sistema di collusione, quale parte offesa e costituito parte civile.
Diventa “il principale testimone di giustizia italiano.
Cioè un cittadino esemplare che sente il senso civico di testimoniare quale servizio allo Stato e alla Società.

Pino Maciari è un uomo che cerca di organizzare il coraggio.
Come dice nei suoi numerosi incontri nelle scuole e anche a margine dello spettacolo teatrale a lui è dedicato “Quando istituzioni e società civile si assumono le proprie responsabilità lo Stato vince”.

A Pino Masciari il Premio Borsellino 2012 per l’impegno civile.

Premia Maddalena Tupponi, attivista dei Movimenti Antimafia 

Premiati due dirigenti scolastici al Premio Borsellino 2012


Senza la scuola il Premio Borsellino sarebbe meno della metà.

Ogni mattina un incontro, ogni mattina una riflessione con i ragazzi, le domande più spiazzante, più profonde.

Per questo motivo si intende omaggiare due dirigenti scolastici, Luigi Valentini (Curie di Giulianova) e Elisabetta Di Gregorio (ITC Moretti di Roseto degli Abruzzi).

I due insegnanti sono stati omaggiati con una targa facendo premiare un amico del Premio Borsellino, don Aniello Manganiello.

La Rete per la Legalità al Premio Borsellino 2012


La Rete per la Legalità è il coordinamento nazionale delle associazioni, comitati ed enti impegnati sui temi della legalità e della libertà delle imprese, delle famiglie e dei cittadini da ogni condizionamento criminale e mafioso.

In questi suoi primi anni di attività si è posta come interlocutrice coraggiosa e credibile delle istituzioni centrali esprimendo un forte coordinamento organizzativo delle diverse esperienze territoriali,   distinguendosi nella promozione e organizzazione di attività finalizzate allo sviluppo della legalità e del contrasto della criminalità che rappresentano oggi più di ieri con la fase recessiva in atto anche in Abruzzo un peso sempre più insopportabile per le imprese e per la stessa economia legale.

Alla Rete per la Legalità il Premio Borsellino per la legalità 2012  per la sua coraggiosa azione antimafia, azione educativa e di sensibilizzazione alla occupazione militare del territorio da parte dei poteri dell'antistato che oltre a condizionare le attività economiche condizionano la crescita economica, sociale e politica del nostro paese.

Ritira il premio Lino Busà presidente di SOS Impresa e premia Lorenzo Diana, presidente della stessa Rete per la Legalità.

Alessandro Sortino al Premio Borsellino 2012


Alessandro Sortino, volto noto televisivo, come Roberto Morrione grande giornalista che del Premio Borsellino è stato nel 2007 e 2008 Presidente e garante crede in un giornalismo che sia servizio pubblico e amore per la giustizia.

Rende un tributo ad un genere oggi attualissimo, quello dell’inchiesta televisiva che interroga senza reverenze i risvolti nascosti della realtà e i suoi protagonisti, spesso rischiando molto.
Non accetta le parole troppo spesso imbrigliate, le penne opportunamente spuntate, le cronache monche o pilotate.

Crede nell’importanza di una analisi puntuale, approfondita sulle mafie, la corruzione, le tante forme d’illegalità, sapendo bene che non dovrebbe esserci bisogno di mettere accanto alla parola “informazione” l’aggettivo “libera”.
Perché l’informazione o è libera o, semplicemente, non è informazione: è propaganda, demagogia.

Per aver raccontato con calore e umanità in Tv la vita delle periferie urbane e sociali, delle persone sole, bisognose, abbandonate dallo Stato ad una esistenza fatta di emarginazione e precarietà.
Ad Alessandro Sortino il Premio Borsellino 2012 per il giornalismo

Francesca Barra al Premio Borsellino 2012


Francesca Barra è giornalista, scrittrice, conduttrice e autrice televisiva e radiofonica.
Ha lavorato per La7, Rai e Sky.
Attualmente conduce il programma "La bellezza contro le mafie" su Radio1 Rai ed è in tour con il suo spettacolo "Storie di donne non ordinarie" di cui è regista e autrice.

Giornalista giovane ma oramai famosa nel 2011 ha scritto il bellissimo libro “”Il quarto comandamento” dedicato a Mario Francese giornalista ucciso dalla mafia.
Con Maria Falcone ha scritto il libro “Giovanni Falcone un eroe solo” .
 Sempre dopo un lavoro di approfondimento, sempre dopo quello studio, quel lavoro di conoscenza che rende davvero il giornalismo un servizio per la collettività.

La sua è una penna appassionata come è la vita di tutte le persone che s’impegnano per la giustizia.
Per il significativo contributo sui temi della legalità e della trasparenza, per la sua trasmissione di alto impegno professionale e civile.
Per aver dimostrato che è possibile un'informazione libera, critica e costruttiva.
In generale per la tenacia, la grinta, il rigore con cui prosegue le sue diverse strada.
A Francesca Barra il Premio Borsellino 2012 per il giornalismo

Manuela Iatì al Premio Borsellino 2012


Manuela Iatì, giornalista distintasi per coraggio e capacità nel settore della comunicazione rilanciando con grinta e determinazione, quel giornalismo d'impegno che da tempo sembra essersi sbiadito nel panorama dei media italiani, in una società diventata un deserto, dove si attende una giustizia che non arriva mai.

Per il suo lavoro sempre professionale, onesto e coraggioso in una terra difficile come la Calabria.
Per il suo giornalismo trasparente.
Per la coraggiosa denuncia e puntuale informazione.
Non improvvisata. Non neutra. Non distaccata.

Come quella di Biagi la sua è una penna che lascia il segno.

Una penna che va al sodo, senza tanti fronzoli, senza paura, senza tentennamenti, schierata apertamente contro le mafie che corrompono la sua terra di Calabria.

Viene premiata per il coraggio e la professionalità che anima il suo agire, per l'impegno e la serietà che esprime nel suo ruolo, svolto con un'immagine di assoluta normalità e sobrietà.

A Manuela Iatì il Premio Borsellino 2012 per il giornalismo

Filippo Lucci al Premio Borsellino 2012


“Credo nella libertà di espressione, cioè credo in giornali e televisioni libere di criticare il potere” scriveva Enzo Biagi che vogliamo ricordare premiando Filippo Lucci presidente nazionale del Co.Re.Com .

Crede fino in fondo nella funzione sociale e civile di chi racconta e ragiona sui fatti.
Crede che solo una comunità consapevole, capace di raccontarsi con onestà, sia una democrazia sana, una democrazia viva.

Da giornalista vero lui sa e denuncia che mai come in questi anni l’informazione corre il rischio di essere soffocata o asservita.

Il suo ambizioso e lodevole obiettivo da presidente nazionale dei Comitato regionali per la comunicazione infatti quello di contribuire a promuovere un miglioramento della vita pubblica, offrendo una piattaforma per il dialogo tra i cittadini e le aziende e istituzioni pubbliche.

Il Premio Borsellino 2012 per il giornalismo a Filippo Lucci

Giuseppe Caporale al Premio Borsellino 2012


Giuseppe Caporale è il primo giornalista abruzzese ad essere premiato, per aver denunciato con coraggio il valore dell’impegno civile e culturale sul degrado sociale e politico della nostra regione.

Come il nostro amico Giuseppe D’Avanzo, come lui giornalista de la Repubblica, che vogliamo ricordare premiandolo, crede che nel servizio di leale servizio non asservita informazione alla collettività sia l’etica del giornalismo, e prima ancora del giornalista.

Punto di riferimento costante in Abruzzo per chiunque si batta per i diritti e la legalità.

Per i suoi libri e i suoi articoli di denuncia da cui traspare uno straordinario impegno civile, un desiderio di giustizia sociale che si traduce in una coraggiosa e continua sfida al degrado sociale.

A Giuseppe Caporale il Premio Borsellino 2012 per il giornalismo

Flavio Tranquillo al Premio Borsellino 2012



Flavio Tranquillo, giornalista sportivo molto seguito soprattutto dai giovani, Flavio Tranquillo racconta lo sport - e il basket in particolare - sottolineandone i valori positivi e condannandone gli eccessi sia in campo sia fra i tifosi.
La sua autorevolezza, unita al suo impegno, ne fanno un modello positivo.

In qualità di scrittore, ha saputo andare oltre l’ambito sportivo scrivendo con il magistrato Mario Conte il libro “I dieci passi.
Piccolo breviario sulla legalità”, in cui affronta il modo chiaro e comprensibile temi complessi come quello della mafia.

Un libro in cui si precisa che fra legalità e illegalità, come nel basket, non esiste il pareggio.
O si sta da una parte o dall’altra.

Per il suo impegno sociale nel divulgare i valori positivi dello sport; per il suo impegno civile avendo scritto il libro “I dieci passi”; per la sua opera negli incontri e nei dibattiti, finalizzata a porre le basi di una cultura antimafia che coinvolga tutti, partendo dai più giovani, nel nome di grandi valori come legalità, responsabilità individuale e senso del dovere, a Flavio Tranquillo il Premio Borsellino 2012 per l’impegno civile.

Aldo Morrone al Premio Borsellino 2012


ALDO MORRONE medico, è il maggior esperto mondiale di medicina delle migrazioni, delle patologie tropicali e della povertà.

A partire dal anni 80 si occupa della tutela e promozione della salute delle popolazioni immigrate e a maggior rischio di esclusione sociale presenti in Italia.
Da molti anni è impegnato in diversi progetti di cooperazione in campo clinico, educativo e sociale in Africa e in America Latina.

È docente in università italiane e straniere e consulente dell’organizzazione mondiale della salute su Povertà, Salute e Sviluppo.

Dal 2007 è Direttore Generale dell’Istituto Nazionale per la Promozione della Salute e per il contrasto delle Malattie della Povertà.

I suoi medici e il professor Morrone in persona ogni anno sono a Lampedusa nei momenti più caldi dell’arrivo dei boat people.

Da poco più di 1 anno è direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera San Camillo, il polo ospedaliero più grande d’Europa.

Un uomo che da una vita si impegna per la promozione umana e contro la povertà, che si colloca con perfetta coerenza nel nostro progetto culturale educativo, perché nel suo intenso agire quotidiano, intreccia alla competenza i temi della giustizia sociale, dunque della legalità.

Per il profondo e sentito impegno, rivolto al riscatto umano e sociale delle fasce più deboli il Premio “Paolo Borsellino” 2012 per l’impegno sociale

Michele Ainis al Premio Borsellino 2012


MICHELE AINIS è considerato il più importante costituzionalista italiano.

Il suo saggio “La Costituzione e i suoi nemici”, pubblicato nel 2011, in difesa della Costituzione della Repubblica Italiana fa risalire la genesi dell’illegalità in Italia al rapporto che la politica ha con la Carta costituzionale.

Con i suoi libri e articoli ha spiegato al Paese troppo indifferente davanti a questi temi che essa è una fonte profonda di ispirazione per l’intera vita della società.

E’ una sorgente viva e preziosa per rendere l’intero tessuto sociale e istituzionale conforme ai principi fondamentali che essa enunzia.

Il Premio speciale che consegniamo a coloro che si sono battuti con le loro iniziative di promozione in favore e in difesa della nostra Costituzione, dopo i presidenti Oscar Luigi Scalfari e Carlo Azelio Ciampi va quest’anno al Prof. Michele AINIS per il suo formidabile contributo alla conoscenza e diffusione della lettura della nostra legge fondamentale sono la forma che ci è data, per testimoniare la nostra adesione profonda ai principi della Costituzione della Repubblica.

A Michele Ainis il Premio Borsellino 2012 per l’impegno civile.

Gregorio De Falco al Premio Borsellino 2012


Gregorio De Falco comandante della sezione operativa della Guardia Costiera di Livorno, con la sua vibrata esortazione urlata al capitano Schettino nella tragica notte vissuta sulla Costa Concordia il comandante De Falco è diventato l’esempio di un uomo, come tanti altri, che crede nelle proprie responsabilità e rimane al proprio posto per affrontare le difficoltà.

“Salga a bordo” vogliamo urlare anche noi alla nostra classe politica.
Gridiamo “salga a bordo” contro l’imperdonabile assopimento della coscienza civile.
Noi saliamo a bordo con la brama di Verità prima di ogni anelito.

In un Paese senza regole certe e con pochi uomini veri Il suo ordine ha dipinto De Falco come un eroe.
Quando invece è stato un uomo che ha fatto bene il suo lavoro.


E noi lo premiamo per questo con il Premio “Paolo Borsellino” 2012 per l’impegno civile

Prima dell'intervento del comandante De Falco è intervenuto il Prefetto di Teramo, Valter Crudo, che ha portato i saluti del Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri

I saluti di Rita Borsellino e del sindaco di Giulianova Mastromauro al Premio Borsellino 2012

Prima delle premiazioni è stato letto un messaggio di Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo ucciso dalla mafia nella strage di Via D'Amelio.


Successivamente ha portato i suoi saluti il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro

don Aniello Manganiello al Premio Borsellino 2012


Don Aniello Manganiello è stato per 16 anni parroco di Scampia e Forcella e si e sempre schierato contro la camora e la malavita al punto di essere etichettato come "parroco anticamorra".

Il 10 ottobre 2010 ha celebrato l'ultima messa in mezzo al suo popolo di fedeli.

Nella sua ultima omelia ha espresso parole molto dure contro la chiesa napoletana, accusandola di averlo dimenticato, di averlo violentato psicologicamente a causa di un trasferimento che gli impedisce di proseguire un percorso che durava da ben 16 anni.

Quegli uomini di chiesa che operano “in salotto e non in strada” lo hanno accusato di essere un’esibizionista, uno showman.

I fedeli hanno esposto fuori la la chiesa alcuni cartelli con su scritto ...
"Signore perdona la Chiesa per quello che ha fatto"
"No ai preti pedofili, sì ai preti anticamorra"
"Don Aniello santo subito"
"Giù le mani da don Aniello.

Durante queste manifestazioni che altro non erano che attestati di amore di una comunità nei confronti del loro parroco sono stati sparati anche dei fuochi d’artificio, che qualcuno ha sospettato essere opera della Camorra che festeggiava il trasferimento di don Aniello.

La vicenda di don Aniello è similare a quella di don Luigi Merola, altro parroco di Forcella che, suo malgrado, ha subito un avvicendamento.

A Roseto don Aniello ha avuto la sorpresa di essere accolto dai suoi ragazzi venuti in pulmann da Napoli con uno striscione contro la droga e la camorra.

Leonardo Nodari al Premio Borsellino 2012


Nell'anteprima del Premio Borsellino Leonardo Nodari, organizzatore del premio stesso e rappresentante dell'Associazione Società Civile, spiega ai ragazzi delle scuole di Giulianova presenti nella Sala Kursaal cosa andranno a vedere e soprattutto ad ascoltare.

Per trasmettere ai giovani la cultura della legalità è necessario indubbiamente un percorso formativo e informativo, ma è molto utile allo scopo l'esempio e la testimonianza diretta di personaggi 'simbolo' che hanno fatto della legalità il proprio spirito guida e la difesa della legalità la propria missione.

Il premio vuole rendere partecipi delle esperienze vissute in prima persona da cittadini italiani che si sono distinti proprio nel rispetto e nella difesa della legalità

17° Premio Nazionale Paolo Borsellino

Si è svolta a Giulianova presso la Sala Kursaal la giornata finale del 17° Premio Nazionale Paolo Borsellino.

In attesa dell'arrivo degli ospiti e dei premiati Don Aniello Manganiello ha incontrato e "catechizzato" una delegazione di studenti raccontando la sua esperienza di "prete anti camorra".

Subito dopo la compagnia Expresso Teatro ha portato in scena “Caduti in nome di Paolo”, una bellissima opera teatrale.



La manifestazione è iniziata con il saluto del Sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro.

Le riprese sono state effettuate con due telecamere da Vincenzo Cicconi della PacotVideo, da anni cameraman ufficiale del Premio Borsellino

Questo l’elenco dei premiati del Premio Borsellino 2012.



01 - GREGORIO DE FALCO, Comandante della Sezione Operativa della Guardia Costiera di Livorno.

02 - MICHELE AINIS, Costituzionalista ed editorialista del Corriere della Sera.

03 - ALDO MORRONE, Medico, Direttore Generale Azienda Ospedaliera San Camillo.

04 - FLAVIO TRANQUILLO, Giornalista SKY.

05 - GIUSEPPE CAPORALE, Giornalista la Repubblica.

06 - FILIPPO LUCCI, Presidente Nazionale CORECOM.

07 - MANUELA IATI’, Giornalista Il Fatto Quotidiano.

08 - FRANCESCA BARRA, Giornalista RAI.

09 - ALESSANDRO SORTINO, Giornalista La7.

10 - RETE PER LA LEGALITA’, Coordinamento Nazionale Associazioni Antimafia.

11 - PINO MASCIARI, Testimone di giustizia e scrittore.

12 - GIULIO CAVALLI (assente), attore e regista e ANDREA SCANZI, giornalista Il Fatto Quotidiano, scrittore e attore.

13 - DOMENICO CANOSA, Giudice del Tribunale di Teramo.

14 - GIOVANNI CIRILLO, GIP del Tribunale di Teramo, Responsabile Sezione distaccata di Giulianova.

15 - ANTONELLO ARDITURO, Sostituto Procuratore DDA Napoli.

16 - VITTORIO TERESI, Procuratore Aggiunto DDA Palermo.

17 - FEDERICO CAFIERO DE RAHO, Procuratore DDA Napoli.

18 - ROBERTO SCARPINATO, Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Caltanissetta.