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lunedì 29 marzo 2010

Presentazione del Premio Nazionale “Giuseppe Fava” per il giornalismo, la democrazia e la legalità


I Comuni di Roseto degli Abruzzi, Giulianova, Pineto in collaborazione con Società Civile onlus e l’associaz
ione culturale “Enzo Biagi” organizzano nei giorni 6 e 15 maggio 2010 la prima edizione del Premio Nazionale “Giuseppe Fava” per il giornalismo, la democrazia e la legalità che intende raccogliere l’esperienza, l’onore ed il vanto di esperienze simili già organizzare in Abruzzo.

Il Premio ha ottenuto l’Alto Patronato e la Targa speciale del Presidente della Repubblica e i Patrocini della F.N.S.I., Ordine dei giornalisti e Co.re.com.

Il comitato promotore è presieduto per il 2010 dal Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Città capofila del progetto e ne fanno parte tutti i Sindaci delle città aderenti al progetto.

Il comitato organizzativo è presieduto dal giornalista Sandro Ruotolo.

Garanti del Premio sono i giornalisti Maurizio De Luca e Lirio Abbate, il Presidente della onlus “Ammazzateci tutti” Aldo Pecora.

L’organizzazione è affidata alla associazione Società Civile Abruzzo onlus.

Il Premio si articolerà in 10 giornate dando la possibilità a studenti e cittadini di ascoltare le testimonianze di alcuni dei principali nomi del giornalismo italiano e testimoni del mondo della legalità.

Il Premio ha come obiettivo quello di accendere e suscitare nei giovani, attraverso incontri con personalità di rilievo, dibattiti con testimoni del nostro tempo, libri, immagini e spettacoli di denuncia, quell'interesse critico e quella curiosità che hanno sempre contraddistinto il lavoro di quegli “eroi in borghese” che sono il nostro punto di riferimento.
Che vogliamo indicare, promuovere, valorizzare.

Il Premio è stato concepito per divenire un evento permanente e vitale, ovvero per essere capace di continuare l’eredità umana e l’idealità sociale e civile delle personalità più nitide della cultura italiana del nostro secolo, che si sono sempre battute per un giornalismo libero e foriero di verità, in difesa dei valori costituzionali, della democrazia e della legalità nel nostro Paese.

Il largo consenso che il Premio ha raccolto, ma anche l’adesione personale di esponenti di primo piano, dimostrano come sia stato recepito il nostro messaggio.

Un richiamo che abbiamo volutamente rivolto anche alle Istituzioni per sollecitare quel senso di responsabilità per la cultura e la memoria, per la libertà e la democrazia, per la tutela dei valori e delle tradizioni del miglior giornalismo italiano, ovvero di quei principi che soggiacciono alla società umana, e che sono accomunati da un senso di “urgenza collettiva”.

Il giornalismo non dovrebbe mai allontanarsi dalla società cui si riferisce: il suo senso di responsabilità muove senz’altro dalla parte più lodevole del nostro passato e passa proprio per la sua presenza e la sua capacità di evocare una parte del futuro di questa nostra Italia.

Il Premio vuole essere anche un omaggio a quanti svolgono la propria professione da uomini liberi, con indipendenza, coraggio e libertà; con impegno e senso etico non comuni; con animo sereno, spirito di verità e di umanità; di chi vuol rendere un importante servizio al cittadino e al Paese.

Per aumentare il grado di consapevolezza e stimolare il dibattito sui temi della libertà di informazione, la democrazia e la legalità, i riconoscimenti saranno assegnati ogni anno a quanti si sono particolarmente distinti per impegno professionale, sociale e umano, vero, fatto con coraggio, scrupolo e dignità.

I vincitori del premio dovranno rispondere agli ideali che hanno ispirato la nascita della nostra associazione, perché gli obiettivi e le finalità del Premio si coniugano con lo spirito che ha animato questi nostri primi diciotto anni di attività.

Ma Premio per la democrazia e la legalità vuol essere anche un momento di denuncia di quanti svolgono il ruolo di giornalista nelle periferie dell’informazione, mentendo, vendendo l’anima e strisciando per non inciampare.

Il Premio –infine- mira ad essere un palcoscenico importante per discutere e riflettere sullo stato dell’informazione, gli effetti collaterali del giornalismo televisivo e la libertà di stampa, ma anche uno dei riconoscimenti più ambiti e prestigiosi nel panorama nazionale dell’informazione.

Per arrivare a capire, di più e meglio, la complessità degli eventi e dei mondi che ci circondano

Per sostenere la necessità di una informazione intelligente, capace di guardare in profondità e riflettere sugli eventi, Per cercare, infine, di svelare e raccontare sempre, ogni possibile verità.

Il nostro premio mira, dunque, a essere un prestigioso riconoscimento per quel giornalismo vero che in Italia esiste ancora; vuole essere un segno tangibile per quanti manifestano una sensibilità particolare verso le nuove vicende dei popoli, curiosità e capacità di approfondimento tali da far sentire sempre forte “il bisogno di essere là dove gli eventi accadono e dove il cambiamento preme per modificare ordini costituiti, spesso violenti e repressivi del nuovo”.

Anche segnalando le migliori esperienze di TV interattiva come nuovo modello di servizio al cittadino, sfruttando le potenzialità associate del web e del video.

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Articolo scritto da Leo Nodari
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